di Ivo Invernizzi
In un apprezzato articolo del Dr. Andrea Enria Presidente del Consiglio di Vigilanza di BCE pubblicato il 26 ottobre 2020 sul noto quotidiano finanziario Financial Times, il manager pubblico ha evidenziato le caratteristiche che dovrebbe avere una Bad Bank Europea o Asset Management Company (AMC), in particolare richiamando la necessità di una gestione proattiva e rapida degli NPLs. Le Bad Bank si sono dimostrate storicamente efficienti nel ‘pulire’ i bilanci bancari e cruciali anche in fase di ripristino e rilancio dei business model delle banche che hanno alleggerito i loro stati patrimoniali mediante consistenti cessioni di pacchetti di NPL a queste Asset Management Companies (AMC). Il manager ha inoltre richiamato l’importanza di una sola entity europea che garantisca il coordinamento centralizzato nella gestione degli NPL di tutte le banche europee. L’attuale pandemia sta accelerando un salto organizzativo o rivolto verso un’unica Bad Bank o verso una rete integrata di bad banks nazionali europee a due condizioni: 1. standardizzazione e efficienza nelle metodologie di valutazione dei NPL; 2. funding uniforme e centralizzato. Noi di AnalisiBanka, ci permettiamo di ricordare al lettore in sintesi alcuni criteri pratici indicati in un discussion paper Commissione Europea sulle caratteristiche puramente operative che dovrebbero supportare la gestione di una ‘buona’ Bad Bank:
- dati sugli assets crediti non performanti ‘puliti e lineari’;
- un impianto giuridico-legale efficiente sia nel caso di Bad Bank unica sia di rete di Bad Banks;
- risorse manageriali skillate nelle fasi di collection, valutazione e cessione dei NPL;
- un adeguato e appropriato servicing;
- un framework contabile e valutativo stabile e omogeneo.