di Ivo Invernizzi
È possibile valutare l’effetto di alcuni tipi di politiche monetarie ‘non convenzionali’ come gli Acquisti di asset su ‘larga scala’ (Large Scale Asset Purcases o LSAP) della Fed e la Forward Guidance (FG) e come queste politiche possano incidere su variabili di conomia reale come inflazione, disoccupazione, PIL, consumi, investimenti e produzione? Certamente si, secondo gli autori di un paper tra i ‘temi di discussione’ Bankit, denominato ‘politiche monetarie non convenzionali e aspettative sulle variabili economiche’ pubblicato sul portale Bankit il 16 marzo 2021. Gli autori sostengono che, soprattutto per quanto attiene l’impatto sul PIL, sono i programmi di acquisto su ampia scala ad essere maggiormente efficacii in termini di trasmissione sulle variabili reali rispetto alla forward guidance, grazie alla liquidità garantita dalle banche centrali che assumono il ruolo di market maker, tali acquisti riducono il ‘term premium’ sui rendimenti dei bond governativi a lungo termine e aumentano la probabilità che i tassi effettivi scendano e restino vicini al loro limite inferiore (lower bound) incentivando la domanda e la crescita del PIL.