Di Ivo Invernizzi
Citiamo qui di seguito la parte introduttiva del comunicato EBA del 2 dicembre 2020:
‘Dopo aver seguito da vicino gli sviluppi della pandemia COVID-19 e, in particolare, l’impatto della seconda ondata COVID-19 e le relative restrizioni governative adottate in molti paesi dell’UE, l’Autorità bancaria europea (EBA) ha deciso di riattivare le sue moratorie legislative e non legislative. Questa riattivazione garantirà che anche i prestiti, che in precedenza non avevano beneficiato di moratorie di pagamento, possano ora beneficiarne. Il ruolo delle banche nell’assicurare il flusso continuo di prestiti ai clienti rimane della massima importanza e con la riattivazione di queste Linee guida, l’EBA riconosce le circostanze eccezionali della seconda ondata COVID-19. Le linee guida riviste dell’EBA, che si applicheranno fino al 31 marzo 2021, includono ulteriori salvaguardie contro il rischio di un aumento indebito delle perdite non riconosciute nel bilancio delle banche.’
Le guidelines EBA sulla moratoria si applicheranno fino a marzo 2021, tale indicazione si riverbera sull’operatività bancaria in modo importante perché le banche dovranno capire e decidere se e in che modo applicare ai propri debitori una rinvio nei pagamenti. La nostra interpretazione del comunicato stampa EBA è che, ad esempio, se un credito bancario originato tra il 1 ottobre e il 1 dicembre 2020 ha comunque beneficiato della moratoria, ma non delle guidelines EBA precedenti che erano valide fino al 30 settembre 2020, potrebbe comunque beneficiare di tale moratoria, e continuerebbe a beneficiare dell’esenzione da riclassificazione da stage 1 stage 2 (ad esempio un credito il cui pagamento è stato dilazionato grazie alla precedente moratoria di 6 mesi, in teoria potrebbe, in virtù delle ultime indicazioni EBA, essere ‘rinviato’ di altri 3 mesi senza passare automaticamente a stage 2). A giugno 2020, circa il 17% dei crediti sottoposti a moratoria erano stati classificati a stage 2.