Non tutte le banche sopprimono filiali – Novembre 2021
A Cura del prof Salvatore Carrano
BBVA: Banco Bilbao Vizcaya Argentaria, praticamente un centennial (è nato in Spagna il 14/12/1999), oggi uno dei maggiori gruppi bancari europei, con un fatturato di circa 25 miliardi di euro, che conta più di 123 mila dipendenti, parte, iniziando dall’Italia, alla conquista dell’Europa.
Non porterà aumento di filiali e dipendenti, non è interessato a fusioni e acquisizioni e non comprerà MPS, semplicemente si presenta con un’offerta di un conto digitale senza canone e zero spese. Per attrarre clientela, propone la novità di una carta senza il numero stampato, con un codice cvv dinamico che consente di pagare online in totale sicurezza. Offre inoltre a zero spese bonifici istantanei in tutta l’area SEPA, prelievi contanti a partire da 100 € in qualunque sportello ATM in Italia e in tutti i paesi della zona euro e acquisti in valuta straniera.
Una minaccia o un’opportunità?
Una minaccia per tutte quelle banche che puntano sull’innovazione digitale per aumentare la clientela e i loro affari; e un’opportunità per i risparmiatori che potranno beneficiare di servizi a costi azzerati e di una maggiore sicurezza nelle transazioni online.
Porterà nuove soppressioni di sportelli e altri licenziamenti di dipendenti, aggravando il fenomeno della riduzione delle filiali? Certamente sì! Non potrà essere diversamente. Se tutti i nuovi clienti del colosso spagnolo non potranno utilizzare in Italia uno sportello fisico e avvalersi di un operatore, significa che serviranno sempre meno risorse umane da impiegare nel front office bancario.
E allora in un futuro non molto lontano le filiali non esisteranno più, tutto si svolgerà sul web, e, come alcuni esperti del settore profetizzano, al massimo ci saranno avveniristici uffici impersonali, colmi di apparecchiature elettroniche che intratterranno i clienti senza l’intermediario fisico e consentiranno di effettuale la maggior parte delle operazioni bancarie con dei bancomat evoluti e sofisticati progettati per consentire l’esecuzione delle operazioni materiali e digitali senza bisogno dell’operatore fisico?
Sarà davvero così o si sta forse esagerando con questa espansione del digitale e non si tiene conto di quanti clienti, ancora, preferiscono e utilizzano l’operatore fisico tradizionale per le più comuni operazioni bancarie?
E non si sta forse anche esagerando con la diminuzione degli sportelli facendola sembrare un intervento ineluttabile, quando invece rientra tra le operazioni di assestamento e riorganizzazione aziendale per ottenere una riduzione dei costi e un vantaggio competitivo derivante, appunto, dai minori costi di gestione che consentono di ottenere utili anche offrendo alla clientela spese più basse della concorrenza per la gestione dei conti correnti e per le più comuni operazioni di banca?
C’è da pensare che alcuni dirigenti di banca abilmente profittano di questa tendenza della soppressione delle filiali per offrire alla clientela quei servizi, che le banche che puntano sull’innovazione digitale per espandersi, sopprimono alla clientela. E se sì, quest’offerta è rivolta solamente a quella generazione, ormai a scadenza, che non ha saputo adeguarsi al digitale e quando dopo questa generazione saranno tutti nativi digitali, allora anche queste banche non avranno più motivo di esistere e scompariranno? Oppure ci sarà sempre chi, pur avendo un conto online, non vorrà rinunciare a intrattenere un rapporto di fiducia con una banca che offre servizi tradizionali?
Per ora, comunque, le banche tradizionali continuano ad avere un ruolo fondamentale nel settore del credito, altrimenti come si spiegherebbe che in alcune realtà e alcuni istituti non sopprimono sportelli, e addirittura – è vero, pochi – ne aprono di nuovi e assumono anche qualche dipendente da utilizzare nel front office?
Report Banca d’Italia datato marzo 2021, alcuni dati, infatti, evidenziano che non tutte le banche chiudono filiali e licenziano dipendenti.
Le Banche Cooperative di Puglia e Campania non riducono gli sportelli, ma, addirittura, in controtendenza, li aumentano rispettivamente di due e cinque unità. Queste due regioni contavano – per la sola Campania – nel 2019 una rete di 12 banche e 147 sportelli; al 31 dicembre 2020 il numero delle banche resta invariato e le filiali salgono a 152. Stessa situazione per la Puglia che nel 2019 contava una rete di 24 banche e 132 sportelli; al 31 dicembre 2020 il numero delle banche resta invariato e le filiali salgono a 134. In più, buona parte di queste banche cooperative gode di ottima salute e matura utili e riconoscimenti di buona gestione e non nasconde intenzioni di crescita territoriale e dimensionale.
Un colpo di coda paragonabile alla rivitalizzazione di un prodotto prima del definitivo declino e scomparsa dal mercato, o una pacifica convivenza tra istituti bancari che offrono servizi diversi alla propria clientela? Tra banche digitali e banche tradizionali molti correntisti hanno scelto e continueranno a scegliere di avere due differenti conti correnti, così da poter beneficiare sia dei vantaggi di un addetto allo sportello quando, ad esempio, c’è da pattuire delle condizioni, e sia della snellezza del digitale per le operazioni che non richiedono la presenza dell’operatore?
Sarà da vedere se le banche tradizionali sapranno, con un’operazione di marketing ben riuscita, di successo, vendere servizi ormai desueti e non più indispensabili, unicamente a dei clienti timorosi e restii ad adattarsi all’inarrestabile avanzata dell’innovazione digitale, o se le banche, tutte, si adegueranno alle tendenze del mercato creditizio e si riconvertiranno in moderni e tecnologici centri di gestione e di controllo dell’attività bancaria e offriranno, come tutte, principalmente operazioni e servizi eseguibili in remote banking e senza la presenza dell’operatore.
O avverrà che sopravvivranno due tipi di banche: i colossi alla Bvva che raccoglieranno i correntisti che vorranno utilizzare unicamente il servizio digitale e servirsi di un dispositivo collegato a internet per compiere le operazioni bancarie senza doversi spostare negli uffici della banca? E le piccole banche tradizionali offriranno, ovviamente anch’esse la possibilità di un contratto di conto corrente online, magari con qualche spesa in più, ma con in più la possibilità, recandosi in filiale, di avvalersi di un impiegato per il disbrigo di usuali pratiche di banca allo sportello o anche di un consulente di fiducia che ti fissa un appuntamento senza farti aspettare, ti risolve il problema magari per telefono e ti riceve amichevolmente solo per dirti che l’operazione è conclusa a buon fine e alle condizioni concordate?
18 novembre 2021