di Ivo Invernizzi
II sei Principi ONU per un’attività bancaria responsabile sono un quadro unico per garantire che la strategia delle banche firmatarie sia in linea con gli Obiettivi di sviluppo sostenibile (ESG Environment Social e Governance) presenti nell’Accordo sul Clima di Parigi siglato il 22 aprile 2016 ed effettivo dal 4 novembre 2016..
I sei principi sono:
- Allineamento: strategie Banca ai Sustainable Development Goals da Accordi di Parigi.
- Fissazione di target e obiettivi ESG.
- Clientela e Clienti: collaborare con essi al fine di favorire la pratica della sostenibilità.
- Stakeholder: proattività della Banca nel collaborare con gli stakeholder principali.
- Governance e cultura: per un banking sostenibile.
- Trasparenza e Responsabilità nell’applicazione dei principi.
Secondo l’ONU le banche implementano tali principi mediante tre step consequenziali:
- analisi d’impatto sociale dei principi ESG.
- Determinazione di target misurabili nelle aree a maggior impatto.
- Reporting trasparente d’impatto successivo all’implementazione dei principi.
Quanto all’applicazione pratica, ecco alcune (ma non tutte e ci scusiamo per l’elenco non esaustivo) best practice di sostenibilità. Le banche potrebbero:
- Dato l’impatto ESG, riconoscere che la sostenibilità è già al centro di tutte le loro attività aziendali;
- Il sistema dei bonus incentivo al personale apicale (management) dovrebbe integrare i principi di sostenibilità;
- La nuova definizione di rischio (risk management) sia fondata sulla missione ESG della banca;
- imitare le banche che hanno adottato policy del credito su specifici settori, aziende orientati all’ESG e standard propri di sostenibilità più rigorosi;
- conformarsi alle migliori pratiche internazionali negli standard ESG stabiliti internamente dalla Banca;
- garantire che tutti i dipendenti comprendano e attuino le loro politiche ESG;
- interagire principalmente con clienti corporate che soddisfino gli standard ESG;
- costruire una reputazione della Banca di tipo ‘sostenibile’ mediante trasparenza e responsabilità nelle pratiche;
- pubblicare report trasparenti basati su parametri standardizzati e verificabili verificati esternamente
- includere le questioni sociali e ambientali nelle analisi dei titoli in cui la Banca investe e dei loro prospetti.
Desideriamo indicare un elenco non esaustivo di alcuni (ma non tutti) tra gli strumenti finanziari mediante i quali le banche possono applicare i principi ESG in particolare la componente ‘green’:
- green, Social e Sustainability Bond: si tratta di obbligazioni che offrono le stesse caratteristiche di un bond standard garantendo inoltre che i fondi raccolti siano esclusivamente destinati al finanziamento di progetti o beni con un beneficio ambientale e-o sociale.
- trade e Export Finance ‘green’ orientate all’ESG;
- progetti di impact investment volti a coniugare redditività a forte impatto sociale e ambientale;
- sustainability linked bonds: si tratta di bond la cui cedola può variare a seconda che l’emittente raggiunga o meno alcuni obiettivi di performance di sostenibilità predefiniti;
- green e sustainability linked loans: prestiti ordinari ad aziende i cui proventi sono destinati al finanziamento di investimenti green. con un margine indicizzato alla performance ESG dell’azienda finanziata.
Noi di AnalisiBanka evidenziamo il fatto che, la Banca dovrebbe perseguire i principi di sostenibilità non solo al fine di migliorare la gestione del proprio rischio reputazionale, ma implementandoli nel concreto, soprattutto inserendo nel proprio portafoglio crediti anche la clientela corporate ‘green’e contemplando nel proprio portafoglio di attività finanziarie anche asset di tipo ESG. E’ peraltro opportuno ricordare che, il settore bancario, rappresentando il principale volano di finanziamento per l’economia, rispetto ad altri settori è stato uno tra i primi se non il primo a sensibilizzarsi in termini ESG, prova ne sia che alcune Banche figurano ormai ben piazzate nei ranking internazionali ‘green’.