La banca digitale – Dicembre 2020

Di Ivo Invernizzi

L’accelerazione della trasformazione digitale si è verificata nell’intero ecosistema bancario. Nonostante la progressione tecnologica dovuta alla pandemia, alcuni studi sull’evoluzione digitale nelle banche hanno rilevato che alcune banche nel 2020 si sono classificate ‘più in basso’ rispetto ad altri tipi di aziende,  in tema di modernizzazione digitale rispetto al 2019. Vediamo alcuni punti critici di questa trasformazione digitale per le banche:

Velocità

A differenza dell’apertura di nuovi conti correnti o dei processi di richiesta di finanziamenti che possono essere completati in 5-10 minuti, nel 2021 le aziende di credito si concentreranno sulla digitalizzazione dei  processi interni, sulle procedure e sul flusso di dati al fine di consentire il completamento in tempi sempre più brevi a soddisfare le  richieste dei clienti.

Personalizzazione del servizio al cliente

L’utilizzo dell’intelligenza artificiale e dell’apprendimento automatico si tradurrà in siti Web su misura, consulenza finanziaria  ‘ad hoc’ fornita in tempo reale anche mediante roboadvisory e piattaforme interattive.

Cloud

Con l’importanza di elaborare quantità crescenti di dati il ​​più rapidamente possibile e il desiderio di fornire una maggiore accessibilità alle informazioni tra le organizzazioni, l’uso di infrastrutture di cloud ibrido  aumenterà in modo significativo nel 2021. Il cloud di fatto è il futuro perché può implicare un risparmio significativo nelle fasi di raccolta, gestione, classificazione, stoccaggio dei dati in rete.

Automazione

Anche per le istituzioni finanziarie, la Robotic Process Automation (RPA) può aumentare l’efficienza  dei processi produttivi, fornendo un sostituto efficiente alle risorse umane sia interne che esterne.

Privacy e sicurezza

Le banche stanno aumentando gli investimenti in soluzioni per la privacy e la sicurezza più di qualsiasi altra tecnologia (si veda la criticità del regolamento europeo GDPR). Il motivo di questo investimento è chiaro. Non solo aumentano i rischi di violazioni imputabili alla cybersecurity, ma i clienti bancari stanno diventando molto meno tolleranti nei confronti degli errori organizzativi che riguardano la lavorazione dei loro dati.

Futuro del lavoro

Quella che inizialmente era una collaborazione a distanza  (smartworking) resa necessaria da una pandemia, è diventata una prassi usuale nel corso del 2020,  man mano che la pandemia si è espansa. Secondo alcune statistiche, il 38% della forza lavoro è già stato qualificato nel 2020, rispetto al solo 14% nel 2019. Il mercato richiede sempre più ‘bancari skillati’ e addetrati in senso digitale.

Open Banking

La maggior parte delle banche vede l’open banking come una tecnologia che consente ai consumatori di accedere ai dati di più organizzazioni, aprendo la porta a servizi innovativi tramite API aperte, con l’espandersi del coronavirus si è assistito sia all’applicazione della PSD2, all’open banking mediante partnership diverse.

Attenzione: le considerazioni su esposte non significano estinzione della attività bancaria tradizionale e eliminazione dell’indispensabile fattore umano di empatia tra bancario e cliente,  bensì riposizionamento della formula imprenditoriale classica in senso digitale.

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