di Ivo Invernizzi
Di seguito alcune brevi considerazioni desumibili dal bollettino Economico BCE pubblicato il 4 febbraio 2021e relative alla fotografia a novembre 2020 del comparto finanziario in euro zona .
Aggregato monetario M3
La crescita della moneta in senso ampio è aumentata ulteriormente nel novembre 2020. Il tasso di crescita annuale di M3 è salito all’11,0% in novembre 2020, dopo il 10,5% in ottobre 2020. Si ricordi che la crisi del coronavirus ha innescato una preferenza eccezionale per la liquidità, la forte crescita della moneta in senso lato riflette, in larga parte le considerevoli misure di sostegno adottate dalla BCE.
Fonti di M3
Il credito interno è rimasto la principale fonte di creazione di moneta. Gli acquisti netti di titoli di Stato da parte dell’Eurosistema nell’ambito del programma di acquisto di attività (APP) della BCE e del programma di acquisto di emergenza in caso di pandemia (PEPP) hanno fornito il contributo maggiore alla crescita di M3 nel novembre 2020. La crescita dei prestiti al settore privato è rimasta stabile nel novembre 2020.
Standard creditizi
L’indagine sui prestiti bancari nell’area ‘euro di gennaio 2021 mostra che l’inasprimento degli standard di concessione del credito per le imprese e le famiglie è proseguito nel quarto trimestre del 2020 nel contesto delle rinnovate restrizioni relative a COVID-19.
Tassi d’interesse
A novembre 2020 i tassi sui prestiti bancari compositi per i prestiti a enti non finanziari e famiglie sono rimasti sostanzialmente invariati rispettivamente all’1,50% e all’1,35% della precedente rilevazione.
Per quanto riguarda il nostro punto di vista, in termini molto semplici l’azione congiunta dell’invarianza del tasso medio sui prestiti a famiglie e imprese non finanziarie, unita all’inasprimento degli standard creditizi e all’importante aumento di offerta di moneta hanno quindi agito come forze di segno opposto non traducendosi di fatto in un aumento effettivo del credito al settore privato.