“Basel III End Game” anche per le banche regionali americane? – Luglio 2024
di Ivo Invernizzi*
Il pacchetto finale di Basilea III negli Stati Uniti denominato “Basel III endgame” prevede alcune proposte specifiche che potrebbero coinvolgere le banche regionali normalmente di dimensione minore rispetto alle GSIB (Global Systemically Important Banks) e quindi di norma non rientranti nel perimetro di Basilea.
Vediamole
Possibile nuovo requisito di liquidità
• requisito di liquidità ampliato a copertura deflussi di cash per depositi bancari non assicurati probabile
• denominatore del ratio di liquidità includente tali rischi di deflusso
• numeratore del ratio di liquidità includente: High Quality Liquid Assets tipo 1A,1B e 2 (es.Treasury e cash) e garanzie di sconto
Rimozione dell’opt-out AOCI:
• le banche regionali includeranno a riserva patrimoniale le perdite e gli utili ‘latenti’ non realizzati nei loro portafogli titoli FVOCI (Fair Value to Other Comprehensive Income) o HTCS nel calcolo del capitale regolamentare;
• pertanto, come nel caso delle grandi banche o GSIB:
• eventuali perdite su titoli disponibili per la vendita penalizzerebbero i requisiti patrimoniali delle banche regionali.
• La proposta prevede un’introduzione graduale in tre anni, da metà 2025, forse rinviata al 2026.
Risk Weighted Assets RWA maggiori:
• le banche regionali calcoleranno RWA utilizzando il maggiore tra due metodi standard
– approccio standard classico
– approccio basato sul rischio esteso, a sostituire l’approccio avanzato.
Requisiti del debito a lungo termine (Long Term Debt) anche per banche regionali:
– riservato a banche regionali con asset compresi tra $ 100 e $ 700 miliardi.
Le agenzie di vigilanza bancaria federali hanno proposto una norma che imporrebbe l’obbligo alle organizzazioni bancarie statunitensi con 100 miliardi di dollari o più di attività totali che non siano GSIB di emettere debito a lungo termine (LTD). Per calcolare i costi della proposta, le agenzie hanno utilizzato due metodi: “l’approccio incremental-shortfall”, che tiene conto dell’LTD in essere rispetto al requisito; e l’approccio “zero-baseline”, che calcola i costi in base all’importo stimato completo dell’emissione di debito, senza considerare il debito in essere.
Supplementary Leverage Ratio o SLR esteso alla Categoria IV:
Ricordiamo che Il leverage ratio supplementare (Supplementary Leverage Ratio o SLR) è l’implementazione statunitense del leverage ratio Tier 1 di Basilea III europeo, con cui le banche calcolano la quantità di capitale azionario comune che devono detenere in relazione alla loro esposizione totale alla leva finanziaria. Le grandi banche statunitensi devono detenere il 3%. Nel caso delle banche ‘minori’ di categoria IV ovvero tutte le organizzazioni con almeno 100 miliardi di dollari di attività consolidate totali che non rientrano nelle categorie I-III, l’obbligo verrebbe ad esse esteso. Molti esperti argomentano che le banche di categoria IV sono già conformi a tale SLR.
Secondo Alcuni esperti poco inclini all’adozione del Basel 3 End Game in generale, una nuova proposta che includa una valutazione accurata e affidabile dell’impatto sui requisiti patrimoniali delle banche è l’unica via praticabile. Le autorità americane di vigilanza bancaria dovrebbero intraprendere un’analisi più approfondita per quantificare i costi e i benefici della proposta, in modo simile all’approccio adottato dalla Banca d’Inghilterra. L’analisi dovrebbe anche considerare la potenziale migrazione delle attività di intermediazione creditizia dalle banche alle non banche e le relative vulnerabilità di ciascun settore.
*“i contenuti sono riferibili unicamente all’autore ed esprimono la sua personale opinione al 29/07/2024, non costituiscono alcuna raccomandazione d’investimento e non impegnano le società e istituzioni di appartenenza”
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RIFERIMENTI
How the Basel 3 Endgame reforms will transform US capital requirements, SIFMA, 27th February 2023