Secondo lo studio di una nota società di consulenza pubblicato in giugno 2020, a seguito del Covid-19 e nell’era del ‘new normal’ il retail banking dovrà cambiare in base a linee precise e definite, che condurranno molte banche a rivoluzionare il proprio modello di business. L’orientamento del cliente retail all’utilizzo delle tecnologie digitali, obbligherà molte aziende di credito alla riduzione drastica delle reti di sportelli fisici forse addirittura del 25%. Le rimanenti filiali opereranno in modo più flessibile e dinamico rispetto a prima, mediante figure professionali più preparate al cambiamento. I call center a servizio del remote banking verranno rimodulati rimuovendo il 30% di attività cliente-centriche e a minor valore aggiunto. La progettazione ex novo del portafoglio prodotti e servizi bancari retail implichera’ un maggior orientamento alla consulenza a distanza e alla protezione del patrimonio. Le M&A bancarie diverranno un driver essenziale di crescita ‘inorganica’ e sopravvivenza, perché le banche leader più strutturate che acquisiscono partners e concorrenti (tipicamente piccole banche retail e aziende fintech) in modo ‘programmato’ hanno manifestato miglior efficienza anche in periodi pre-crisi. La crisi potrà inoltre influire radicalmente sui modelli di calcolo delle svalutazioni crediti al fine di affinarne l’accurarezza (si vedano le eccezioni alle regole sul passaggio peggiorativo di stage per l’ IFRS9) mediante utilizzo di dati real time e al fine di considerare le novità legislative in tema di moratoria e garanzia pubblica del credito. Il modello di business retail banking verrà reinventato intorno a 4 temi principali: 1.strategia distributiva digitale; 2. nuovi drivers di ricavo; 3. nuovo metodo per il rischio di credito; 4. processo decisionale più rapido al fine di adattarsi all’evolvere della crisi.
TRENDS: IL ‘NEW NORMAL’ NEL RETAIL BANKING – Ottobre 2020