Highlights dall’intervento Bankit al Forex 2025 – Febbraio 2025
di Ivo Invernizzi*
Per comodità del lettore e senza alcuna pretesa di completezza, riportiamo alcuni key points riguardanti le banche italiane tratti dall’intervento del Governatore della Banca d’Italia Dott. Fabio Panetta in occasione del 31° Congresso Assiom Forex che ha riunito gli operatori finanziari associati il 15 febbraio 2025 al centro congressi Lingotto di Torino.
– In Italia la dinamica del credito resta negativa
– questo dipende principalmente dalla debolezza della domanda di prestiti
– Il fabbisogno finanziario delle imprese rimane contenuto per effetto della buona redditività e della fiacchezza degli investimenti
– le banche dispongono di una solida dotazione patrimoniale
– le imprese di piccole dimensioni registrano una maggiore e persistente contrazione degli impieghi
– Il flusso dei prestiti deteriorati si mantiene contenuto
– le garanzie pubbliche sui prestiti hanno contribuito a contenere le insolvenze
– la consistenza dei crediti garantiti si sta ora riducendo
– è opportuno ridimensionare l’intervento pubblico e rivedere le condizioni e le modalità di concessione delle garanzie
– le banche devono attenersi alle norme di vigilanza nella concessione e nella gestione dei crediti, compresi quelli garantiti
– il progresso tecnologico offre vantaggi alla clientela, ma aumenta il rischio di liquidità per gli intermediari
– le banche devono bilanciare con lungimiranza il vantaggio del basso costo della raccolta a vista con il rischio di fuoriuscite improvvise di depositi
– in tal senso, un maggiore ricorso alla provvista a termine contribuisce a stabilizzare le fonti di finanziamento
– tuttavia, nel caso della raccolta delle banche italiane, il divario tra poste a vista e poste a termine resta alto rispetto alla media delle banche europee.
– il rafforzamento della raccolta a termine richiede prudenza quando riguarda strumenti finanziari complessi
– i certificates, ad esempio, sono adatti a risparmiatori con adeguate conoscenze finanziarie
– le operazioni di concentrazione bancaria (M&A) sono favorite in primo luogo dall’abbondanza di capitale in eccesso nel settore bancario
– tali operazioni, sono legate alla attesa contrazione dei margini d’interesse (NII) spingendo le banche a cercare economie di scala
– le operazioni (di eventuali M&A bancarie) annunciate ridurrebbero il divario dimensionale tra i principali intermediari italiani e i concorrenti europei
– la vigilanza ne verifica la conformità alle normative italiane ed europee valutando la capacità di ciascuna operazione di dar vita a intermediari solidi
– l’esito di tali operazioni dipende dalle dinamiche di mercato e dalle scelte degli azionisti.
Il Governatore, prima di trattare brevemente delle probabili fusioni bancarie come su indicato, a braccio ha voluto specificare che: ‘la Banca d’ Italia non le commenta come si fa in un talk show’. Ha inoltre aggiunto che, al fine di esercitare la sua funzione di supervisione e vigilanza, trattandosi di operazioni dai risvolti a estrema complessità, occorre svolgerne un’analisi accurata.
*“i contenuti sono riferibili unicamente all’autore ed esprimono la sua personale opinione al 16/02/2025, non costituiscono alcuna raccomandazione d’investimento e non impegnano le società e istituzioni di appartenenza”
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RIFERIMENTI
“L’economia mondiale tra incertezza e trasformazione”, intervento del Gover atore Fabio Panetta al 31° Congresso Assiom Forex, Torino, 15 febbraio 2025