Rapporto tra depositanti e banche tricolori – Novembre 2024
di Marco Ferfoglia – Economic speaker
Di solito, sono gli imprenditori a lamentarsi nei confronti delle banche, auspicando un “accesso al credito” a condizioni economiche più favorevoli. Tuttavia, le banche si trovano ad affrontare vincoli sempre più numerosi e onerosi, che ne limitano la flessibilità operativa.
Negli ultimi tre anni, però, la situazione si è sorprendentemente ribaltata: le banche stanno registrando utili significativi. Nel 2023, i profitti hanno superato i 40 miliardi di euro, grazie al contenimento dei crediti deteriorati (NPL) e alla riduzione dei tassi BCE. Questi risultati sono stati raggiunti grazie alla capacità delle banche di gestire efficacemente le operazioni commerciali e di cedere i crediti deteriorati a veicoli di cartolarizzazione.
Tuttavia, questo benessere, almeno in parte, è stato ottenuto a scapito dei clienti risparmiatori. Questi ultimi, infatti, non hanno beneficiato della situazione favorevole: i loro depositi non sono stati adeguatamente remunerati e, al contempo, le spese di gestione dei conti sono aumentate.
A tal proposito, riporto un breve estratto da Plus 24, scritto da Gianfranco Ursino, che descrive efficacemente la situazione:”Con la discesa dei tassi di mercato a zero, diverse banche hanno azzerato la remunerazione dei conti, mentre aumentavano canoni e commissioni a carico dei clienti. Successivamente, con il rialzo dei tassi avviato dalla BCE nel luglio 2022, in risposta alla ripresa dell’inflazione, le stesse banche, invece di ripristinare le condizioni precedenti, hanno ulteriormente alzato i costi, giustificando i rincari con l’aumento del costo della vita.”
Ricordiamo, infine, che ogni anno, a ottobre, si celebra la Giornata del Risparmio. I risparmiatori saranno sicuramente invitati alla festa… ma resta da vedere se avranno davvero qualcosa da festeggiare!