di Ivo Invernizzi
Osservando i risultati delle trimestrali di recente pubblicazione di alcune grandi banche ‘big’ dell’investment banking americane, il dato di fatto è che questi sono stati buoni e hanno battuto le attese degli analisti. Nelle trimestrali, è possibile individuare alcuni tratti comuni caratterizzanti:
- durante il terzo trimestre 2021, le banche hanno ‘restituito capitale’ ai loro azionisti grazie ai piani di buyback azionari e alle distribuzioni di dividendi.
- La performance dei mercati globali ha generato entrate nette positive nelle trimestrali bancarie.
- Il business di Consumer & Wealth Management ha prodotto ricavi netti positivi.
- Le commissioni da investment banking, in particolare le commissioni di consulenza su fusioni e acquisizioni (M&A) sono aumentate.
- Le commissioni da gestione patrimoniale sono altrettanto aumentate.
- Maggiori sono stati i P&L da attività di trading di strumenti finanziari in generale.
- I mercati azionari americani favorevoli hanno avvantaggiato i segmenti di investimento e gestione patrimoniale della banca di tipo azionario o bilanciato con valori mark-to-market più elevati delle attività e maggiori afflussi di capitale nei fondi comuni di investimento. Con specifico riferimento al trading proprietario su equity, I ricavi della negoziazione di azioni sono aumentati. La sottoscrizione di azioni sul mercato primario da parte degli investitori è aumentata.
Noi di AnalisiBanka condividiamo la tesi di alcuni esperti, in base alla quale il miglioramento dell’accantonamento per perdite su crediti del terzo trimestre 2021 rispetto alla stessa voce del medesimo trimestre 2020 è stato il ‘fattore contabile’ più importante a incidere sulla buona performance delle trimestrali bancarie. In altre parole, alcune banche americane hanno prudenzialmente accantonato importanti somme ‘in eccesso’ a fondo svalutazione crediti nel 2020 (Loan Loss Provisions) al fine di tutelare la propria continuità aziendale, di fronte agli effetti nefasti della pandemia sulla solvibilità dei debitori bancari. Grazie all’intervento della banca centrale americana che ha iniettato un adeguato livello di liquidità nell’economia reale, l’effetto negativo della pandemia sulle imprese è stato notevolmente calmierato. La riduzione delle riserve da accantonamento per perdite su crediti del 2021 rispetto al 2020 ha giovato alla buona redditività bancaria del terzo trimestre 2021. Le banche hanno liberato grandi quantità di riserve di credito, aumentando i loro utili per azione (Earning per Share o EPS), da ‘restituire’ agli azionisti in forma di dividendo.