Fondo di Garanzia – Gennaio 2021

Autore: Dottor  ROMAGNOLI Cristiano,   supporto normativo Dottor  D’AGOSTINO Rosaria

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Introduzione

Le difficoltà economiche, che in modo quasi continuativo condizionano le imprese italiane, si sono ulteriormente aggravate con l’avvento della pandemia Covid.  Gli strumenti che sono stati predisposti o rafforzati per contenere le difficoltà delle aziende sono:

  • L’accesso alla moratoria, con la possibilità di ottenere una dilazione dei finanziamenti.
  • Le garanzie messe a disposizione dalla Sace.
  • Linee di finanziamento per l’internazionalizzazione della Simest.
  • Garanzia predisposta dal Mediocredito, grazie all’intervento del Fondo di Garanzia.

Con tale elaborato si vogliono evidenziare le caratteristiche salienti delle garanzie rese disponibili tramite il Fondo di Garanzia, quindi per avere un quadro aggiornato per ogni dettaglio si suggerisce comunque di visionare il sito www.fondidigaranzia.it.

La rappresentazione riportata è una sintesi di quanto noto al 10 di gennaio 2021.

Cosa è il Fondo di Garanzia?

Il Fondo di Garanzia è un’iniziativa statale – Legge 662 del 23 Dicembre 1996, art. 100 c.2 – affinché le imprese italiane medie e piccole, possano beneficiarie di garanzie per accedere al credito bancario con maggiore facilità. L’intervento pubblico contempla quindi l’emissione di garanzie da parte del Mediocredito a favore delle imprese, a sua volta il Mediocredito beneficia della copertura del Ministero dello Sviluppo Economico.

Il Fondo di Garanzia affianca quindi le piccole e medie imprese de i professionisti che hanno difficoltà ad accedere al credito bancario perché non dispongono di sufficienti garanzie. La garanzia pubblica, in pratica, sostituisce le costose garanzie normalmente richieste per ottenere un finanziamento bancario.

Quali imprese possono beneficiare del Fondo di Garanzia?

Possono accedere al Fondo di Garanzia le imprese con le seguenti caratteristiche:

  • Le Piccole Medie imprese iscritte al Registro delle Imprese, ovvero con non più di 250 dipendenti e che non superano i 50 milioni di euro di fatturato.
  • Le Società di Medie dimensioni con dipendenti fino a 499 unità.
  • Imprese agricole e della pesca.

L’accesso è possibile per le PMI di qualsiasi settore, ad esclusione di quelle appartenenti all’: industria automobilistica, costruzioni navali, produzione delle fibre sintetiche, industria carboniera e siderurgica e le attività finanziarie. Per poter usufruire della garanzia del Fondo le imprese debbono essere economicamente e finanziariamente sane, queste vengono valutate sulla base dei dati di bilancio o in alternativa sulla base di due dichiarazioni fiscali.

Si ricorda che le PMI rappresentano il 92% delle imprese attive in Italia e che le stesse impiegano circa l’82% dei lavoratori.

Quali altri soggetti possono beneficiare del Fondo di Garanzia?

Il Decreto Liquidità ha aggiornato la platea dei beneficiari finali, considerando anche:

  • Professionisti iscritti agli ordini professionali e gli aderenti ad associazioni professionali.
  • Consorzi e società consortili.
  • Persone fisiche esercenti attività di impresa, arti o professioni; oltre a broker, agenti e subagenti di assicurazione.
  • Enti non commerciali, enti religiosi e del terzo settore, per le operazioni entro 30 mila euro.

Fino a quando si possono richiedere le garanzie?

La legge di bilancio per l’anno 2021 prevede per:

  • Le PMI, professionisti e altri soggetti la possibilità di richiedere le garanzie al Fondo fino alla dine di giugno 2021.
  • Le Società di Medie dimensioni potranno richiedere le garanzie del Fondo entro il febbraio del 2021.

Quali vantaggi derivano dall’ottenimento della garanzia?

La garanzia pubblica in pratica sostituisce o comunque accompagna le costose garanzie, sia di tipo reale che personale, normalmente richieste dal settore bancario alla clientela per ottenere un finanziamento.

Accedere al Fondo di Garanzia, significa avere lo Stato italiano come garante, tramite l’emissione di una garanzia del Mediocredito Centrale determinando concretamente la possibilità di ottenere finanziamenti.

Ad oggi il soggetto beneficiario finale – azienda o professionista – non paga alcuna commissione a favore del Mediocredito per l’emissione della garanzia.

Quali sono le caratteristiche della garanzia?

La fidejussione è una garanzia di tipo personale, che viene posta in essere con un contratto, mediante il quale il Mediocredito si obbliga verso l’ente finanziatore a garantire l’adempimento dell’obbligazione altrui (PMI). Tale garanzia ha le caratteristiche del “contratto autonomo di garanzia”, ove il Mediocredito si obbliga ad eseguire – immediatamente a fronte di una semplice richiesta del creditore – la prestazione dovuta dal debitore (PMI).

A titolo meramente indicativo le garanzie in questione hanno le seguenti caratteristiche:

  1. Per un importo finanziato fino a 30 mila euro – senza che venga effettuata preventivamente una valutazione del merito creditizio – la garanzia interviene fino al 100% del finanziamento.
  2. Per le operazioni fino a 30 mila euro la durata massima della garanzia è di quindici anni, con un preammortamento di due anni.
  3. Per le operazioni fino a 5 milioni di euro, la garanzia interviene fino al 90% del finanziamento.
  4. Mentre per operazioni di investimento, liquidità, rinegoziazione e consolidamento la durata massima di 6 anni.
  5. Escludendo le società con NPL, la copertura della garanzia per la clientela sarà tanto più ampia per i soggetti che manifestano una bassa classe di valutazione (Rating), misurata dal Mediocredito.

Come intervengono le garanzie?

  • Garanzia diretta, prestata dal Fondo ai soggetti finanziatori, come le banche. Questa garanzia viene formalmente richiesta dalle PMI, tramite le banche, al Fondo di Garanzia.
  • Controgaranzia e Riassicurazione. Il Confidi può interviene nel garantire direttamente le banche che offrono il finanziamento alle PMI. A sua volta i Confidi si fanno garantire dal Fondo di Garanzia per predisporre la garanzia a favore della banca.

Quali operazioni finanziarie vengono coperte dalla garanzia?

La garanzia del Mediocredito interviene a coprire il mancato adempimento del rimborso dei finanziamenti concessi alla PMI, con riferimento alle:

  • Operazioni di finanziamento e di leasing.
  • Operazioni di anticipazione e finanziamento a breve termine.
  • Operazioni di consolidamento del debito.
  • Operazioni finanziarie diverse, ad esempio microcredito e il supporto del capitale.

Le operazioni finanziarie rese disponibili dal sistema bancario a favore della clientela sono onerose. Le banche di regola – grazie alla presenza di una garanzia di prima istanza – riconoscono delle condizioni più economiche sui loro finanziamenti.

Come richiedere la garanzia al Fondo?

L’azienda nel rivolgersi all’intermediario bancario – per ottenere il finanziamento – può contestualmente richiedere che l’operazione sia supportata dalla garanzia concessa dal Fondo. A seguito di una specifica autocertificazione del cliente, le banche abilitate presentano la domanda di garanzia, utilizzando il relativo portale predisposto per l’inoltro al Fondo.

In alternativa, ci si può rivolgere ad un Confidi per beneficiare di una garanzia di prima istanza, successivamente il Confidi può ottenere a suo favore una controgaranzia dal Fondo.

Chi è il soggetto Garante?  Il Mediocredito Centrale

Il “Mediocredito Centrale Banca del Mezzogiorno spa” è una banca partecipata al 100% dal Ministero dell’Economia, tramite la società Invitalia.

Questa banca fornisce finanziamenti destinati alle piccole e medie imprese del territorio nazionale e predispone le agevolazioni creditizie. Inoltre questa banca è incaricata appunto di gestire il Fondo di Garanzia, coprendo le operazioni finanziarie dedicate all’attività d’impresa, concesse da un soggetto finanziatore come una banca.

La garanzia prestata dal Mediocredito interviene:

  1. Direttamente a supporto di un’operazione finanziaria (garanzia diretta).
  2. Indirettamente contro garantendo o riassicurando un Confidi, che a sua volta garantisce l’operazione finanziaria proposta dalla banca.

Quali sono le modalità di accesso e di valutazione?

Per i prestiti fino a 30 mila euro – il Mediocredito non svolge alcuna valutazione del beneficiario – la garanzia interverrà per il valore complessivo del finanziamento per una durata massima di quindici anni. Mentre per i finanziamenti di importo superiore a 30 mila euro – fermo restando gli altri vincoli – il Mediocredito predisporrà un’analisi creditizia basata su un sistema di valutazione automatica (Credit Rating System).

I parametri riguardano tre valutazioni congiunte, relative al:

  • Modulo Economico Finanziario: viene effettuata una valutazione – in relazione alla forma giuridica, regime contabile, settore economico del cliente – degli ultimi due bilanci approvati. Viene quindi espressa una valutazione sulla base di 5 livelli diversi.
  • Modulo Andamentale: tiene in considerazione le evidenze dell’utilizzato ed accordato degli ultimi sei mesi espressi dalla Centrale Rischi Banca d’Italia, con 5 livelli di valutazione.
  • Modulo informativo: pone in evidenza gli eventuali eventi pregiudizievoli (ipoteche legali, ipoteche giudiziarie, pignoramenti, atti giudiziali), che determinano il peggioramento del livello dei moduli precedentemente considerati (downgrading).

Sulla base dei tre moduli sopra riportati – in corrispondenza dell’indice PD – a ciascun cliente viene associata una delle cinque “fasce di valutazione finali” (Rating). Vengono escluse dall’accesso delle garanzie quelle imprese con crediti valutati come NPL; per le restanti imprese il livello della garanzia interverrà in modo più consistente quanto peggiore risulterà il livello finale del Rating, questo per permettere anche alle aziende meno robuste di accedere al credito.

Quale è il soggetto Garantito? La Banca

Il beneficiario della garanzia è la banca o l’intermediario finanziario che ha reso disponibile il finanziamento a favore della PMI.

Per la quota del finanziamento coperto dalla garanzia, la banca adotta una ponderazione del rischio pari al 0%, con un conseguente impatto nullo per quanto riguarda la necessità di aggiornare il patrimonio di vigilanza.

Eventuali riflessi negativi per la banca, per la parte non garantita, dipenderanno dalla:

  • Entità finanziaria non coperta dalla garanzia e dalla relativa ponderazione del rischio.
  • Possibilità che le operazioni di nuova finanza – per la quota non garantita – potrebbero diventare dei Non Performing Loans (NPL).

Le Garanzie dei Confidi  

I Consorzi di Garanzia possono garantire direttamente la banca che ha fornito il finanziamento all’azienda, a sua volta il Confidi potrà ottenere una garanzia a suo favore dal Fondo di Garanzia.

In alternativa l’intervento di garanza del Confidi può fare riferimento alla sola quota non garantita dal Fondo, ovvero per la quota del finanziamento pari o superiore al 10% del finanziamento.

Quale è il livello complessivo delle garanzie concesse?

A fronte di un 1 milione e 500 mila richieste, le banche hanno deliberato operazioni finanziarie per 125,6 miliardi di euro coperte da garanzia. Queste hanno manifestato una percentuale di accoglimento del 88 % rispetto alle richieste presentate.

Le richieste di garanzie fanno principalmente riferimento a:

  • Per i finanziamenti inferiori ai 30 mila milione sono pervenute circa 1 milione e 44 mila domande.
  • In relazione alle garanzie sulle moratorie sono state presentate 200,2 mila domande.

Quali sono gli effetti positivi?

Tra gli effetti positivi viene confermata la possibilità per le PMI di ricevere dei finanziamenti, altrimenti non disponibili in assenza della garanzia del Fondo.

Le banche con la presenza del cuscinetto delle garanzie potranno – con relativa serenità – procedere a svolgere la propria attività istituzionale. 

Quali sono gli effetti negativi?

Ad oggi a fronte di circa 100 miliardi di valore di garanzie emesse, lo Stato italiano in veste di garante di ultima istanza sarà chiamato a sborsare plausibilmente circa 12 miliardi, qualora si consideri una percentuale di default pari a 12%, condizionata dalla bassa qualità dei soggetti garantiti. Questa situazione potrà riflettersi in modo decisamente negativo sui conti pubblici italiani, considerando che il valore assegnato a copertura risulta essere di soli 7 miliardi dalle relative leggi di bilancio.

Le Banche nell’affidare dei soggetti finanziariamente deboli vedranno salire le loro percentuali di NPL, specie per quanto riguarda le quote non garantite. Inoltre vedranno salire i loro costi di gestione e legali connessi all’escussione delle garanzie statali e non.

 

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