Di Ivo Invernizzi
Secondo un studio di Bank for International Settlements, pubblicato a settembre 2019, gli investimenti eco-sostenibili (ESG Environment Social and Governance) possono essere inclusi nei portafogli delle riserve valutarie delle banche centrali senza che la banca subisca una riduzione in termini di sicurezza e rendimento del portafoglio totale, sebbene la reperibilità e liquidità di tale tipologia di investimenti possa comportare alcuni vincoli. L’inserimento nelle asset allocation delle riserve, di bond sia green (specialmente governativi) sia ‘convenzionali’ può agevolare la diversificazione del portafoglio e quindi, migliorare i rendimenti aggiustati per il rischio dei portafogli di titoli di Stato tradizionali. Secondo gli autori dello studio, ciò comporta l’espansione della ‘triade’ liquidità, sicurezza e rendimento in una ‘tetrade’, nella quale ai tre fattori precedenti si aggiunge la sostenibilità come quarto obiettivo di gestione delle riserve. Per una banca centrale, la scelta di investire in obbligazioni verdi, consente di stabilizzare e mantenere il nucleo centrale delle riserve all’interno della classe di attività a reddito fisso che ne costituisce la parte preponderante, costituita specialmente da titoli di Stato.
Liquidità
Sia la dimensione sia la diversità del mercato dei green bond sono cresciute notevolmente nel tempo. Tuttavia le size outstanding (importi in circolazione sul mercato) seguitano ad essere piccoli rispetto a quelli dei loro bond comparable convenzionali, con volumi di obbligazioni verdi per un valore di $ 750 miliardi rispetto a quasi $ 120 trilioni di titoli convenzionali.
Sicurezza e rating quality
Le riserve bancarie in divisa possono prevedere requisiti di rating per gli investimenti in esse incluse. Ad esempio, un requisito comune è escludere obbligazioni con rating BBB + e inferiore, pertanto includere solo bond investment grade (n.b. il rating ‘ordinario’ è da distinguersi dal rating ESG)
Rendimento
In primo luogo, entrambi i tipi di portafogli, il green e il convenzionale, possiedono rendimenti storici ampiamente comparabili. Ad esempio, tra il 2014 e la metà del 2019 le obbligazioni verdi in dollari USA hanno registrato un rendimento mensile medio dello 0,26%, d’altro lato il benchmark convenzionale ha reso lo 0,24%.
Diversificazione
I risultati della ricerca suggeriscono che l’aggiunta all’attivo finanziario investito delle riserve di banche centrali di obbligazioni sia green sia convenzionali può aiutare a generare vantaggi di diversificazione nella asset allocation della riserva, quindi, migliorare i rendimenti corretti per il rischio dei tradizionali portafogli di titoli di Stato.