Di Ivo Invernizzi
L’autorità britannica di regolamentazione delle istituzioni finanziarie Prudential Regulation Authority, (PRA) ha comunicato di aver autorizzato le grandi banche del Regno Unito a distribuire dividendi nel 2021. Citiamo alcuni passi del comunicato ufficiale dal portale Bank of England del 10 dicembre 2020:
,in relazione ai risultati dell’intero anno 2020, le distribuzioni agli azionisti ordinari da parte delle grandi banche britanniche non dovrebbero superare il maggiore tra: 20 basis points (0.20%) di attività ponderate per il rischio (RWA) a fine 2020; o il 25% degli utili cumulativi degli otto trimestri che coprono il 2019 e il 2020 dopo aver dedotto le precedenti distribuzioni agli azionisti in quel periodo. nota [2] Il PRA si aspetterà di accertarsi che eventuali distribuzioni non creerebbero eccessive vulnerabilità allo stress per una data banca o ostacoleranno la sua capacità o volontà di sostenere famiglie e imprese.’
Il comunicato prosegue specificando che:
‘La PRA sta inoltre aggiornando le sue aspettative sul pagamento di bonus in denaro al personale senior, compresi tutti i soggetti che assumono rischi sostanziali, da parte delle grandi banche britanniche. [..] La PRA si aspetta che le aziende esercitino un alto grado di cautela e prudenza nel determinare la dimensione degli eventuali bonus in denaro concessi al personale senior date le prospettive incerte e la necessità per le banche di impiegare capitali per sostenere l’economia in generale.’
Vista la molto probabile sussistenza di colloqui tra gli esponenti delle Autorità di Vigilanza Britannica e BCE, noi di AnalisiBanka ricordiamo che, nonostante il permanere della sospensione al pagamento dividendi disposta dalle Autorità di Vigilanza europee per le banche dell’Europa Continentale per tutto il 2021 (e su tale tema, la Commissione UE si è posta chiaramente contro la rimozione del divieto alla distribuzione per tutto l’anno venturo), BCE potrebbe riconsiderare tale limitazione seguendo le orme dei colleghi di oltremanica ma forse solo al termine dell’emergenza e comunque valutandola congiuntamente al buffer di capitale da Maximum Distributable Amount (MDA) regolamentare, cioè all’importo massimo di dividendi distribuibili secondo la normativa sui requisiti di capitale. Al momento attuale, nonostante il dibattito acceso, il divieto in Europa permane ed è finalizzato a salvaguardare la robustezza patrimoniale degli istituti bancari del vecchio continente.