Riguardo la raccomandazione a sospendere la distribuzione di dividendi da parte delle maggiori banche centrali di seguito diamo alcune brevi considerazioni critiche. Da un lato, alcuni esperti hanno affermato che potrebbe avere senso che le banche sospendano i dividendi in nome della conservazione e rafforzamento dei mezzi propri, fintanto che le banche non sono totalmente disincentivate dalla concessione di credito. Ma sospendere i dividendi per preservare l’integrità del patrimonio bancario potrebbe anche avere degli effetti collaterali e, in ultima istanza, rendere più difficile per le banche raccogliere risorse sui mercati primari sia a titolo di capitale di rischio sia di debito. Si osservi che ad alcuni investitori istituzionali è vietato detenere in portafoglio azioni che non pagano dividendi, quindi il fatto che molte banche hanno dovuto tagliare i dividendi, riducendoli a zero “comporterebbe alcune implicazioni molto gravi” per l’indotto di investitori retail e istituzionali dell’asset management che ha una componente consistente delle loro asset allocation in azioni bancarie. L’intendimento di sospendere fino al 2021 la distribuzione dei dividendi bancari potrebbe privare tutte le classi d’investitori di una fonte di reddito chiave. Un divieto al pay-out generalizzato potrebbe inoltre penalizzare le banche con una migliore capitalizzazione, facendone aumentare il costo del capitale proprio (ke). Inoltre, nel contesto attuale, i vincoli alla distribuzione di dividendi potrebbero perturbare i mercati degli strumenti obbligazionari ‘ibridi’ Additional Tier 1 e Tier 2 in modo sproporzionato rispetto a quelli degli strumenti di capitale proprio puri. Come sottolineano alcuni studiosi di banca con riferimento agli impatti della sospensione dividendi sulle voci di patrimonio bancario, gli utili non distribuiti possono aumentare il valore di libro delle azioni. Tale effetto contabile, contrasta l’impatto negativo delle restrizioni sui dividendi sui prezzi delle azioni emesse da istituti bancari. Nel caso degli strumenti obbligazionari Additional Tier 1 o Tier 2, invece, le cedole eventualmente sospese e non pagate non sono cumulabili, quindi il mancato stacco di cedole non può aumentare il valore contabile dello strumento obbligazionario. Esistono poi delle valutazioni specifiche di processo, ovvero se e in quale misura i vincoli di distribuzione si applicano automaticamente alla struttura finanziaria della Banca, o piuttosto gli stessi siano il risultato dell’azione di vigilanza. Le Autorità in tutto il mondo stanno cercando di garantire che le banche continuino a iniettare credito nelle economie e si astengano dall’eccessivo deleveraging. A nostro avviso l’obiettivo di rafforzamento del patrimonio mediante mancata distribuzione di dividendi e conseguente accantonamenti di utili non distribuiti, potrebbe non sempre conciliarsi perfettamente con il fine di garantire un adeguato flusso creditizio in questi tempi di pandemia.
Sospendere i dividendi è utile? – Ottobre 2020